Caratteristiche di un libretto di risparmio, operazioni consentite e differenze sostanziali con un conto corrente
Il libretto di risparmio è il documento che viene rilasciato da un istituto bancario o dalle Poste Italiane ad un cliente che vi apre un conto di risparmio. Sul libretto vengono annotate meticolosamente tutte le operazioni compiute dal titolare, sia in entrata che in uscita, in modo tale che sia possibile in ogni momento conoscerne il saldo esatto.
Esistono diverse tipologie di libretti di risparmio, che si differenziano per l'età dei contraenti e per il tipo di rendimento offerto. La prima sostanziale classificazione dei libretti di risparmio separa quelli nominativi da quelli al portatore.
I libretti nominativi prevedono l'intestazione ad una determinata persona fisica o giuridica, alla quale possono essere associati altri cointestatari, e soltanto questi soggetti sono abilitati al versamento o al prelievo di denaro sul libretto in questione. Per compiere qualunque operazione sarà necessario esibire un documento di identità. I libretti nominativi possono prevedere particolari deleghe, emesse da uno degli intestatari, che consentano a soggetti terzi di operare, previa esibizione della delega stessa e di un documento di riconoscimento.
I libretti al portatore invece, pur prevedendo in ogni caso l'intestazione ad una persona giuridica o fisica, offrono la possibilità a chiunque ne detenga il possesso materiale in un determinato momento di effettuare versamenti di denaro o prelievi, fermo restando l'obbligo di esibizione di carta d'identità o altro documento valido. Una recente legge ha previsto per questa tipologia di libretti un tetto massimo di 1000 euro: superata tale cifra sarà necessario cambiare tipologia di prodotto finanziario o ritirare il denaro in eccesso, pena multe che possono arrivare addirittura a coprire l'intero importo del libretto.
Per quanto riguarda l'età dell'intestatario, sia i principali istituti bancari che le Poste prevedono la possibilità di aprire un libretto di risparmio anche ad un minorenne: la gestione dello stesso cambierà a seconda dell'età, che permetterà di eseguire alcune operazioni piuttosto che altre.
All'interno dell'offerta di Poste Italiane, ad esempio, esistono tre fasce di libretti per minori: la prima riguarda bambini di età compresa tra 0 e 12 anni e su di essi le operazioni di versamento e prelievo potranno essere effettuate esclusivamente dai genitori; la seconda, riservata a ragazzi tra 12 e 14 anni, inserisce la possibilità di prelevare e versare soldi anche da parte dell'intestatario, con precisi limiti giornalieri e mensili; la terza, infine, è rivolta a ragazzi tra i 14 e i 18 anni ed innalza i limiti precedenti di deposito e prelievo.
La differenza tra libretto di risparmio e conto corrente sostanzialmente sta nelle spese di gestione, che nel primo prodotto sono praticamente nulle, e nelle operazioni consentite. Al conto corrente possono infatti essere associate carte di credito e libretti di assegni e può essere prevista la possibilità di andare in rosso, mentre il libretto consente soltanto di versare e prelevare contanti, senza oltrepassare la disponibilità di denaro attuale. Alcune banche permettono di accreditare automaticamente la pensione sul libretto di risparmio e offrono gratuitamente una carta magnetica, simile ai comuni bancomat, che consente di prelevare anche dagli sportelli automatici.
In merito ai tassi d'interesse forniti ai titolari di libretto di risparmio, ogni banca ha le sue politiche interne: solitamente per le somme depositate su libretti intestati a minori si offrono interessi un po' più alti, ma è bene informarsi dettagliatamente su tutte le offerte disponibili prima di scegliere di depositare i propri soldi utilizzando questo strumento.
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