Nozioni importanti sulle lampadine a risparmio energetico, per capire quali sono le caratteristiche principali e come acquistarle
Le lampadine a risparmio energetico negli ultimi anni hanno pian piano soppiantato le tradizionali lampadine a incandescenza, che a partire dalla fine del 2012 saranno ritirate completamente dalla vendita in qualsiasi esercizio commerciale.
Questo provvedimento è stato stabilito da una direttiva dell'Unione Europea, che si colloca in un quadro più ampio relativo alla diminuzione dei consumi di energia ed al rispetto dell'ambiente.
Le lampadine a risparmio energetico, infatti, hanno diversi vantaggi rispetto a quelle a incandescenza, sia per quanto riguarda i consumi delle famiglie, sia relativamente alle emissioni inquinanti di anidride carbonica.
Si possono distinguere diverse tipologie di lampadine a risparmio energetico: le lampadine compatte fluorescenti (CFL), le lampadine alogene a basso consumo e i LED. Questi ultimi sono ancora poco diffusi nelle abitazioni, mentre le prime due tipologie sono le più comuni.
Scegliere un determinato tipo di lampadina piuttosto che un altro è molto importante, poichè a seconda dell'ambiente da illuminare e della tipologia di luce desiderata è preferibile un prodotto specifico. Le lampadine compatte fluorescenti, ad esempio, sono adatte agli ambienti in cui è richiesta una fonte di luce centrale, che illumini tutta la stanza e in cui la luce resta accesa per parecchie ore, tendenzialmente almeno due consecutive, senza spegnimenti frequenti. La durata delle lampadine compatte infatti, si riduce se le si sottopone a interruzioni ripetute di corrente. Gli ambienti ideali in cui collocare queste lampadine sono i corridoi, le cantine o le soffitte, le cucine o le stanze in cui si studia o si lavora.
Negli ambienti in cui è necessario avere luce più forte, in grado di evidenziare anche i dettagli, come ad esempio nello specchio del bagno, per facilitare le operazioni di trucco o rasatura, oppure sul piano cottura, è preferibile utilizzare lampadine alogene a basso consumo, che sono in grado di fornire una luminosità maggiore, seppure con un dispendio energetico superiore rispetto a quelle compatte.
Ma come regolarsi al momento di effettuare l'acquisto di una lampadina a risparmio energetico?
È importante prestare attenzione al prezzo ed alla marca: in commercio esistono infatti anche lampadine notevolmente più economiche, ma la loro durata è di gran lunga inferiore a quelle qualitativamente migliori che, chiaramente, costano di più. Non bisogna quindi cercare di risparmiare nell'immediato, ma puntare sulla lunga distanza. Il prezzo medio di una lampadina compatta fluorescente è di circa 8-10 volte quello di una vecchia lampadina a incandescenza, ma la sua durata è prolungata con la stessa proporzione. Inoltre il dispendio di energia elettrica di una lampada a risparmio energetico è circa il 20% di quello richiesto da una vecchia lampadina a incandescenza. Come è possibile tutto ciò? Grazie alla particolare efficienza delle lampadine fluorescenti. Queste infatti sono in grado di trasformare in luminosità ben il 95% dell'energia ricevuta, mentre le vecchie lampadine ne trasformavano appena un 20%: la restante percentuale veniva dispersa sotto forma di calore.
Esistono, infine, lampadine a risparmio energetico con luce calda e lampadine con luce fredda: cosa si intende con questi termini? Nient'altro che la colorazione della luce emanata: la luce fredda si colloca nelle tonalità del bianco e del blu, mentre quella calda si avvicina al giallo. A seconda delle vostre preferenze e dell'ambiente in cui collocherete la lampadina, potrete scegliere l'una o l'altra opzione.
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